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Carlo Ostellari: i suoi abiti sono portavoce di tradizione e modernità


Tutto inizia con il padre Danilo, che dopo anni trascorsi nella bottega di un famoso sarto milanese, nel 1952 apre una propria sartoria.

Dopo gli studi Carlo entra nella sartoria del padre dove impara le tecniche di lavorazione, i tessuti, il taglio e la modellistica, continuando così la tradizione.


In un progetto di lavoro conosce Laura, trasferita da Verona a Milano, per frequentare l’accademia di Moda Burgo e l’Istituto Secoli. Uniti dalla stessa passione per la sartoria italiana fondano nel 2017: Ostellari Sartoria.

Laura ha 28 anni e porta freschezza ed innovazione in sartoria, pur rimanendo fortemente legati alle tradizioni adattano il loro know-how alle esigenze del mondo moderno. Da sartoria principalmente maschile, ampliano la proposta realizzando anche capispalla femminili e collaborando con giovani stilisti contemporanei.


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Laura e Carlo, fondatori di Ostellari Sartoria

Intervista a Carlo Ostellari


Come è cambiato il lavoro del sarto?

«A livello manuale è cambiato ben poco per noi perché la nostra lavorazione sartoriale segue la tradizione. Il nostro laboratorio si trova vicino a Monza, ma abbiamo voluto mantenere l’esclusività del servizio a domicilio che da sempre i nostri clienti apprezzano.

Sono cambiati, invece, la comunicazione e il modo di presentarsi al pubblico sempre più attento non solo alla qualità, ma anche alla sostenibilità di quello che acquista.»

Come vede l’impatto della tecnologia: ad esempio sulla possibilità di prendere le misure on-line e simili? Vendete su un e-commerce?

«Abbiamo fatto qualche prova, esperimento tecnologico. Stiamo collaborando con una società che sta cercando di prendere le misure a distanza ma per le misure oltre che i centimetri è da valutare la postura del cliente, che una macchina non potrà mai rilevare: una macchina aiuta ma non si può costruire un vero e proprio abito su misura dalle misure prese da una fredda macchina.»

Qual è la strategia di marketing del suo brand?

«Principalmente il nostro lavoro si basa sulla soddisfazione del cliente e sul “passaparola” che questo genera. Chi si rivolge a noi si fida perché già ci conosce o ha avuto notizia del nostro lavoro. A questo affianchiamo l’attività di marketing e comunicazione sul web dove cerchiamo di raccontarci attraverso il nostro sito e le nostre pagine social.»


Qual è la sua strategia verso i mercati esteri? Come mai opera in quei Paesi?

«I primi clienti esteri sono arrivati tramite nostri clienti di Milano che hanno parlato di noi a colleghi, amici o parenti e così siamo partiti e li abbiamo raggiunti.

Abbiamo diversi clienti in tutta la Svizzera, negli USA, a Hong Kong, Dubai… Siamo molto soddisfatti del nostro lavoro all’estero in quanto la sartoria italiana viene molto apprezzata. Dopo questi ultimi due anni di pandemia in cui non ci è stato possibile viaggiare, speriamo di poter presto riprendere a viaggiare verso i nostri clienti all’estero.»




Quanto dei suoi abiti sartoriali si trova anche nella linea industriale?

«Non seguiamo una linea industriale ma rimaniamo sul fatto a mano sartoriale. Dalle misure del cliente disegniamo il cartamodello e con questo tagliamo singolarmente e a mano ogni abito. Oltre alle competenze tecniche diamo largo spazio alla creatività, alla fantasia e all’innovazione e per questo internamente abbiamo sviluppato una sezione di modellistica in grado di soddisfare ogni richiesta da parte di clienti e stilisti.

Entrare in Ostellari Sartoria significa essere “coccolati” nella scelta del giusto capo di abbigliamento, consigliati da professionisti preparati e competenti. Si comincia dalla presa delle misure, si scelgono poi il tessuto e le fodere e le infinite personalizzazioni che porteranno, dopo le prove a capo imbastito, ad un capo modellato sul corpo del cliente.

Per chi ama il vero abito su misura questo rappresenta un sottile ed intelligente piacere equivalente a farsi un regalo, perché il risultato sarà appagante ogni momento in cui indosseremo il nostro capo, unico e personale, fatto solo per noi, il prodotto di una vera arte che esiste ancora.»

Con quali tessuti preferisce lavorare e quali sono i suoi fornitori principali?

«Per garantire l’elevata qualità del prodotto finale è importante selezionare i tessuti migliori. Diamo molta importanza anche all’origine delle materie prime che utilizziamo perché siamo consapevoli che la sostenibilità sia un tema fondamentale oggigiorno.

Prediligiamo i tessuti italiani e tra questi solo i migliori sono nostri fornitori di fiducia come Loro Piana, Ermenegildo Zegna, Barberis Canonico.»


Come vede la crescita per il futuro? In autonomia, con partner industriali o finanziari?

«In questo momento stiamo lavorando molto bene con le nostre forze e in maniera del tutto autonoma. Tuttavia se un giorno qualcuno si offrisse di collaborare attivamente con noi saremmo ben lieti di valutare la concreta possibilità di unire le nostre forze a quelle di altri.»


Cosa farebbe se una grande casa le chiedesse di acquisire la sua società, lasciandole autonomia creativa e commerciale?

«Crediamo che la collaborazione porti alla crescita e per questo nel 2017 abbiamo fondato la nostra società. Una proposta commerciale che ci lasci liberi di svolgere il nostro lavoro con l’etica con cui da sempre lo portiamo avanti, sicuramente sarebbe accolta con grande favore ed interesse. Al momento lavoriamo al nostro business con un progetto di crescita basato sulle nostre forze ma sempre con la mentalità aperta che ci contraddistingue.»

La passione che muove Ostellari Sartoria si trasforma in amore e cura verso il cliente che non indossa solo un capo d’abbigliamento, ma veste ed è portavoce della tradizione che si tramanda di generazione in generazione fino ai nostri giorni.


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